Introduzione
Cimitero Monumentale di Staglieno - Genova
Il Cimitero Monumentale di Staglieno è a tutt’oggi il principale luogo di sepoltura della città, ma è anche un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di tesori di arte e bellezza, testimone silenzioso di storia e memoria della città, eternate nella pietra.
Inaugurato il 1 gennaio 1851, il Cimitero Monumentale di Staglieno racconta la società genovese nel corso di quasi due secoli e costituisce una sorta di repertorio di arte scultorea e di architettura tra emozione e meraviglia.
2 architetti
Carlo Barabino, che tanto ha contribuito all’impronta neoclassica della città ottocentesca, ha individuato l’area e presentato il progetto. Il suo allievo Giovan Battista Resasco ha proseguito la sua opera costruendo un cimitero divenuto modello di riferimento nazionale e internazionale.
2 anime
L’anima neoclassica, monumentale, dalla tipica pianta da cimitero mediterraneo, dove i porticati e le gallerie ospitano statue dai più diversi stili, dal classicismo al realismo, dal simbolismo al liberty, seguendo il gusto della ricca borghesia genovese.
Quella romantica, paesaggistica, immersa nella natura. Sentieri scoscesi e viali di più ampio respiro, rigorosamente in salita, si fanno strada nella vegetazione, ormai divenuta fitta e rigogliosa, punteggiata da tombe e cappelle, disseminate e seminascoste nel verde
Oltre 2000 monumenti
Statue, cappelle, cippi e lastre costituiscono un patrimonio artistico unico al mondo, frutto del lavoro incessante di scultori, architetti e artigiani che nel corso di quasi un secolo, tra il 1851 e gli anni 30 del Novecento hanno dato vita a un luogo unico al mondo, un concentrato di arte, storia e storie.
37 ettari di terreno
Costruito nell’area di Villa Vaccarezza nell’allora Comune di Staglieno, poco abitata e non molto distante dalla città, frutto di successivi ampliamenti e sovrapposizioni si estende oggi per 370.000 metri quadri di superficie. Ma alzando e abbassando lo sguardo ci si rende conto di quanto sia maggiore lo spazio utilizzato: dalle nuove terrazze costruite su antichi porticati alle tombe a pavimento sulle quali si è costretti a camminare ovunque.
Tanti mondi
Tra porticati e viali, sentieri e radure, gallerie e cripte, terrazzamenti e coperture, costruzioni antiche e moderne, comparti di altre religioni e sacrari di guerra, monumenti funebri e tombe comuni, il Cimitero Monumentale di Staglieno offre al visitatore il susseguirsi di tanti mondi dall’atmosfera e dalle ambientazioni differenti, che vanno a comporre una vera e propria città nella città.
Personaggi illustri
Tanti i cittadini e le cittadine illustri sepolti fra le sue mura.
Eroi e combattenti del Risorgimento tra cui Giuseppe Mazzini, Nino Bixio e Michele Novaro, autore della musica dell’inno d’Italia; scultori e artisti, musicisti e letterati e alcuni prestigiosi protagonisti del ‘900: Fabrizio De André, Emanuele Luzzati, Fernanda Pivano, Gilberto e Rina Govi, Edoardo Sanguineti…
Tante furono anche le personalità illustri che hanno visitato il Cimitero: Friedrich Nietzsche Mark Twain, Guy de Maupassant, Oscar Wilde, Anton Checov, l’Imperatrice Elisabetta d’Austria …. Tra di essi Ernest Hemingway che lo definì “Una delle meraviglie del mondo”