Il monumento è dedicato alle sorelle Iacobita e Giuseppina Tollot. Ai lati sono posti due candelabri; al centro, sul piedistallo in granito, è collocata una statua raffigurante l’allegoria della Beneficenza. Vi si celebra infatti la straordinaria generosità della nobildonna Giuseppina Tollot, moglie del marchese Luigi Lomellini, con i Duchi di Galliera tra i più noti benefattori della Genova ottocentesca. Grazie all’ingente lascito della maggior parte della sua eredità paterna, del 1881, fu fondato l’Asilo infantile Tollot, tuttora esistente, destinato ai bambini bisognosi e organizzato con criteri moderni, anche sotto l’aspetto architettonico, con programmi didattici all’epoca d’avanguardia, perché inteso come istituzione educativa e non come semplice luogo di custodia. Il marchese Giovanni Ricci, esecutore testamentario incaricato della costruzione dell’istituto, commissionò allo scultore Cevasco il busto della donatrice, collocato nella lunetta in alto. A memoria dell’importante donazione, a Palazzo Tursi, in via Garibaldi, sede del Municipio genovese, a Giuseppina Tollot fu intitolata una sala, ove si conserva un suo ritratto bronzeo, opera di Giovanni Scanzi.