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Il settore si sviluppa lungo la valle del Veilino, tra la cappella mortuaria e l’area acattolica; nel 1925 vi fu costruito il Porticato Montino. All’interno è ben documentata l’evoluzione della scultura ligure nel periodo tra le due guerre, con la varietà dei suoi linguaggi: vi si alternano persistenze tardo liberty, raffinate stilizzazioni geometriche déco, sobrie riprese di classicismo, citazioni del realismo ottocentesco e greve monumentalismo di gusto più ufficiale. Più a monte è il Porticato S. Antonino, i cui lavori iniziarono nel 1937; inaugurato nel 1955, fu l’ultimo intervento architettonico rilevante a Staglieno; pur con ambizioni monumentali e salvo rare eccezioni, vi prevale un certo tradizionalismo.