Il monumento a Maria Mazzini è situato nel Settore E – Boschetto dei Mille vicino al figlio Giuseppe. L'ambiente familiare contribuì a dare al futuro apostolo dell'unità un’educazione severa, nella quale ebbero indubbi riflessi la formazione politica del padre, Giacomo, medico chirurgo di professione, e il rigorismo morale della madre, Maria Drago, la cui concezione religiosa della vita era ricca di motivi giansenistici non infrequenti nella Liguria della fine del Settecento.
Maria nacque a Genova nel 1774, figlia di ricchi mercanti, sposò, nel 1796, Giacomo Mazzini, dottore e in seguito professore di Anatomia e Fisiologia presso l’Università di Genova. Maria ebbe altri figli, ma dedicò la maggior parte delle proprie attenzioni a Giuseppe, che diede prova del proprio eccezionale ingegno già durante i primi studi.
Secondo Alessandro Luzio, poiché Giuseppe veniva considerato il prediletto di Dio, la cui mano vegliava su di lui a renderlo immune da ogni pericolo:
“Suo dovere di madre era perciò esclusivamente spianargli la via a costo di qualsiasi sacrificio: assisterlo nelle ore di sconforto, di dubbio, soccorrerlo di tutti i mezzi materiali possibili […]”.
L’8 agosto la “scià Maria” tornata a casa dalla Messa fu colta da un malore e, dopo aver raccomandato il suo Pippo, spirò. L’accompagnamento del suo cadavere fu un’imponente manifestazione politica dove i colori non erano importanti, vi erano diverse associazioni operaie e più di 3000 persone comuni. Per la morte di Maria i bastimenti inglesi, americani, danesi, olandesi, svedesi che si trovavano all’ancora al porto abbassarono a mezz’asta la rispettiva bandiera in segno di lutto. Verso sera ogni casa della valle del Bisagno accese le luci affinché la strada risultasse illuminata per il corteo che portava il feretro.
A cura dei Volontari del Servizio Civile Nazionale 2018 – Progetto “Staglieno, Museo che racconta Genova”.
