Genova è sempre stata un crocevia di culture grazie agli antichi e continui legami con molti popoli del Mediterraneo. Nel corso dei secoli gli avvenimenti storici che si verificarono nel continente europeo segnarono anche Genova, modificandola sotto molti profili (politico, economico, sociale, urbanistico e culturale) e facendola diventare una realtà caratterizzata da un forte pluralismo religioso. Genova è sempre stata un crocevia di culture grazie agli antichi e continui legami con molti popoli del Mediterraneo. Nel corso dei secoli gli avvenimenti storici che si verificarono nel continente europeo segnarono anche Genova, modificandola sotto molti profili (politico, economico, sociale, urbanistico e culturale) e facendola diventare una realtà caratterizzata da un forte pluralismo religioso. A fine Ottocento fu necessario trasferire a Staglieno cimiteri di altre confessioni, in precedenza collocati in diverse aree della città, ma poi entrati in conflitto con la grande espansione urbana di quella fase storica. Negli anni Ottanta, per la costruzione di Via Corsica, vi furono spostati il Cimitero Ebraico e quello dei Protestanti, già nella zona detta la “Cava”; entrambi dotati di cappelle mortuarie, il secondo conserva alcune sculture importanti. Dal Viale dei Protestanti una lunga scala conduce al Cimitero degli Inglesi, parziale realizzazione d’inizio Novecento di un progetto più vasto, che accolse tombe provenienti da un precedente cimitero inglese, collocato a San Benigno. A fianco dei campi del Veilino è il Cimitero Greco-Ortodosso: anch’esso prima alla Cava, nel tratto verso la Foce, fu analogamente trasferito a Staglieno negli anni Ottanta e spostato nell’attuale collocazione nel 1935; le tombe appartengono anche a russi, bulgari e serbi di religione ortodossa. Nel Campo dei Cipressi è il Cimitero dei Maomettani che, oltre a poche tombe di musulmani, contiene una ventina di sepolture di “ignoti”, forse suicidi o condannati a morte.
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ORENGO LORENZO |
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