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Peculiarità di Staglieno è l’integrazione tra due diverse concezioni e tipologie di cimitero: l’impianto architettonico e geometrico, luogo razionalizzato di memoria pubblica di matrice illuministico- neoclassica, vi convive infatti con una soluzione paesistica di gusto romantico, più diffusa nella cultura nord-europea, che propone ambienti di meditazione soggettiva sulla morte, in un confronto diretto con la natura.
A ridosso del Pantheon si sviluppa un’area percorribile attraverso viali sinuosi, che seguono l’andamento collinare. Dalla fitta vegetazione del cosiddetto “Boschetto Irregolare” o “Boschetto dei Mille”, la zona si apre anche in vasti spazi, come la Valletta Pontasso, coronata da cipressi; nei pressi del confine del Cimitero, il Campo dei Mille custodisce le spoglie di molti soldati combattenti nelle campagne risorgimentali.
Immersi nel folto verde di alberi ad alto fusto, in un contesto di particolare suggestione e forte fascino evocativo, si susseguono monumenti, molti dei quali dedicati a protagonisti della storia dell’unificazione nazionale, tra cui Giuseppe Mazzini e Michele Novaro, e cappelle, di diversi stili e dimensioni, a partire da quella di Raffaele Rubattino.
Scultore:
VARNI SANTO |
Scultore:
GRASSO |
Scultore:
CEVASCO GIOVANNI BATTISTA |
Scultore:
ROVELLI LUIGI |
Scultore:
RESASCO GIOVANNI BATTISTA |
Scultore:
RESASCO GIOVANNI BATTISTA |
Scultore:
RIVALTA AUGUSTO |
Scultore:
ORENGO LUIGI (GIGI) |