page-start

ERBA

La tomba Erba ha le forme di una cappella neogotica. Lo scultore, Santo Saccomanno, partito da un sobrio realismo di ascendenza romantica, si radicalizzò fino ad un crudo verismo. All’interno di questa cornice gotica, sul sarcofago, siede una figura femminile, gli occhi chiusi e i frutti di papavero in mano. Poiché l'oppio estratto dai frutti di questi fiori è un sedativo, il frutto in se stesso è simbolo dell’oblio, del "sonno eterno", della pace e del riposo. Questa composizione impressionò molto i contemporanei, forse anche per quel filo di sensualità emanato dalla spalla nuda della donna. All’epoca infatti la nudità femminile era vista come qualcosa di scabroso. Questa figura, interpretabile anche come una personificazione del Sonno Eterno e della Serenità, traspone in una dimensione pre-simbolista e sostanzialmente laica dell’immagine della morte, nonostante la presenza di una croce sullo sfondo. L’immagine del defunto assume quasi un aspetto secondario nella composizione ed è relegata in alto, confinata entro un piccolo scudo. Il notevole successo di questa scultura (sue immagini furono negli anni successivi ampiamente diffuse, soprattutto negli Stati Uniti) indusse lo scultore Saccomanno a riproporre ancora a Staglieno, in diverse varianti, questa malinconica e attraente immagine femminile, (es. Tomba Lavarello).

Numero: 
50
Settore: 
Settore A - Porticato inferiore
Tipo: 
sculpture
Data: 
1883
Scultore: 
Itinerario tematico: 
Stone flower roots

 

Iscriviti alla newsletter del Cimitero Monumentale di Staglieno

link alla newsletter del sitocontent