Lo scultore progettò ed eseguì questo monumento per il cavaliere Antonio Montanaro, ricco commerciante che aveva fatto fortuna nei traffici con il Sud America: una giovane donna è intenta ad alimentare le fiamme di un candelabro in bronzo dorato a sette bracci.
Villa riprese il tema evangelico della "Vergine saggia" conferendogli una suggestiva allusività funeraria: i contemporanei, infatti, interpretarono il gesto dell'alimentare la fiamma come un atto per mantenere vivo in eterno il ricordo dei defunti e seppero cogliere, nel candelabro a sette bracci, il rimando alla continuità esistente tra il culto cristiano e il culto ebraico. Anche la palma e l'ulivo, poggiati ai piedi della giovane, compaiono con la loro valenza di simbolo, rispettivamente, della gloria e della pace. La tomba Montanaro ebbe fortuna al di fuori dei confini nazionali: lo stesso Villa fu chiamato ad eseguirne una replica integrale per la tomba Dorrego Ortiz Basualdo del cimitero della Recoleta a Buenos Aires.