Il monumento in memoria di Maria Bracelli fu commissionato a Varni dai figli della defunta, i marchesi Antonio Maria, Vincenzo e Francesco Spinola, ultimi eredi dell'antica e nobile famiglia genovese. Il monumento si rifà a modelli invalsi sin dalla fine del '500: il sarcofago è sormontato da una figura - simboleggiante la Fede - e affiancato da "genii" o "allegorie", rappresentanti il Sonno Eterno (con la coroncina di semi di papavero e il cerchio) e la Speranza (con l'ancora e lo sguardo rivolto alla Fede); alla rappresentazione della defunta, compianta dai parenti sul letto di morte, è concesso soltanto il fronte del sarcofago. La tomba Bracelli è ancora lontana culturalmente, se non cronologicamente, dall'esplosione del fenomeno artistico dominante in Staglieno, quel Realismo borghese che eliminerà le allegorie per presentare la morte e il dolore nella sua concretezza più quotidiana e terrena.