page-start

DEBARBIERI

Sulla base del monumento, datato 1887, è posto il sarcofago sul quale giace il defunto, Domenico Bebarbieri, disteso come sul proprio letto di morte (particolarmente raffinata l’esecuzione del catafalco, di gusto neorinascimentale, e dei cuscini su cui è appoggiata la testa). La giovinetta inginocchiata in basso, realisticamente descritta e in abiti contemporanei, simboleggia la preghiera. Sul lato opposto è collocato un candelabro, cui s’intreccia una corona. Sullo sfondo in alto, su una nube in cui è raffigurata una clessidra alata (simbolo classico del tempo e della fragilità della vita umana, tra i più ricorrenti a Staglieno), appare l’angelo della morte, con la falce. Nel timpano del sarcofago sono raffigurati alcuni simboli, che si riferiscono alla vita e alla professione del defunto (il caduceo, bastone cui si attorcigliano due serpenti, classico attributo di Mercurio, dio del commercio; il serpente e lo specchio, attributi della Prudenza; la cornucopia, allusione all’abbondanza e alla ricchezza, e l’ancora, emblema sia funerario che della navigazione). Come molti destinatari dei monumenti di Staglieno, la vicenda di Domenico Debarbieri incarna il mito del self-made-man: partito dal nulla accumulò una fortuna dedicandosi alla fabbricazione di casse di legno utilizzate per il trasporto della pasta, soprattutto in America. Una biografia cui sembra corrispondere quella dello scultore Moreno, che, nato poverissimo, conquistò una certa agiatezza, dedicandosi sia alla scultura funeraria in Liguria, sia lavorando per committenti stranieri, specialmente sudamericani

Numero: 
55
Settore: 
Settore A - Porticato inferiore
Tipo: 
grave
Data: 
1887
Scultore: 

 

Iscriviti alla newsletter del Cimitero Monumentale di Staglieno

link alla newsletter del sitocontent