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ONETO

L'androgino angelo della Tomba Oneto rappresenta, sotto molti aspetti, il "punto di rottura" storico nel passaggio da una visione positivista della morte, che trovava nel realismo il linguaggio più congeniale, a quella permeata di dubbi che sfocerà nel clima decadente-simbolista. In questo processo di rinnovamento l'angelo perde la connotazione cristiana di guida verso il paradiso per divenire testimone del mistero del nulla: l'angelo Oneto non offre alcun gesto consolatorio, ma appare lontano e imperturbabile. Monteverde, inoltre, conferisce all'angelo sembianze femminili facendo così emergere il dualismo Eros - Thanatos che, da tempo, la scultura funeraria cercava di filtrare attraverso le sublimate raffigurazioni di virtù e di dolenti. La commissione di un monumento funebre così ambiguo e misterioso da parte di un borghese come Francesco Oneto, ricco commerciante e presidente della Banca Generale, assume particolare rilevanza anche dal punto di vista storico-sociale, testimoniando come la crisi delle certezze positiviste stesse ormai investendo proprio la classe che ne era stata la più accesa fautrice.

Numero: 
13
Settore: 
Settore D - Porticato superiore - Pantheon
Tipo: 
grave
Data: 
1882

 

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