Tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento si assiste, a Staglieno, al progressivo affermarsi di componenti simboliste e moderniste: giovani figure femminili si vanno via via sostituendo alle forme realistiche o alle allegorie sociali, proponendosi come laiche emblematizzazioni del dolore, della memoria o del mistero della tomba. In stretta relazione con il diffondersi di tali immagini è il binomio morte-giovinezza, tema centrale della poetica decadente-simbolista, ricorrente a Staglieno ad inizio secolo. La Tomba Remaggi Bargagliotti, con la giovane donna, personificazione del compianto, seduta su un piccolo sarcofago, testimonia il protrarsi nel tempo di questo gusto. In questa raffigurazione, però, nonostante l'ancora accentuato sensualismo, la componente drammatica prevale ormai sulla malinconia del ricordo. Anche il gioco di pieni e di vuoti, di luci e di ombre che si crea tra la scultura e la struttura architettonica che l'accoglie, contribuisce ad accentuare la drammaticità di questo monumento.