Il monumento, datato 1890, fu fatto erigere dalle sorelle in memoria di Enrico Amerigo, cittadino benemerito, amministratore e benefattore dell’Istituto dei Ciechi e di altre opere pie, che alla morte aveva destinato un ingente lascito agli asili infantili. Lo scultore concepì un monumento che esprimesse la virtù e la magnanimità e, nel contempo, la gratitudine dei beneficati, rappresentando simbolicamente le due istituzioni destinatarie delle maggiori donazioni del defunto: ai lati di un piedistallo, su cui ne collocò il busto, dispose a sinistra una figura raffigurante un cieco, genuflesso e appoggiato a un bastone, a destra quella di un’orfanella, riconoscibile come tale dalla divisa degli asili, colta nell’atto di farsi il segno della croce. L’opera appartiene a quella corrente realista diffusa soprattutto negli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento, che voleva orfani, poveri, malati e tutti coloro che beneficiavano dell’altrui generosità, proposti nella loro concretezza.