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DAPINO

Questa tomba, realizzata dallo scultore C. Benetti per celebrare la memoria di Carlo Dapino, è costruita in modo tale da dare un effetto di profondità, perché racchiusa entro una nicchia rettangolare. Su di un gradino, appoggiato al muro di fondo, si innalza una struttura ad altare terminante in un cippo, la cui cimasa risulta decorata sia da simboli, come il chrismos, che da motivi e sovrapposizioni di volumi.
L’altare è decorato da una coppia di vasi lacrimatori e sopra questo troviamo collocata una ghirlanda di fiori e il busto di un bambino. Al centro del cippo spicca un grande medaglione contenente l’effige del defunto. Sulle due pareti laterali, che danno quasi l'idea di una stanza chiusa, sono collocate due mensole che ospitano altri due busti, entrambi maschili ma di età differente.
In primo piano, sulla destra, troviamo una figura femminile in piedi, con il capo chino e le mani giunte. È vestita secondo la moda dell’epoca ed esprime, attraverso la sua postura e la sua mimica facciale, un profondo dolore.
L’interpretazione delle figure rappresentate non è chiara, si possono ipotizzare diversi scenari ma quello che si può affermare quasi con certezza è che la figura femminile non rappresenti un’allegoria ma un membro effettivo della famiglia giunto in visita.

La donna nubile
La normalità, per una donna dell’Ottocento, era quella di essere prima figlia, poi moglie e infine madre, dunque l’essere nubile veniva considerata una devianza dalla condizione ritenuta “normale”.
In passato, le donne si contraddistinguevano per quello che era il loro stato civile e se il matrimonio era la norma, lo stare sole era un’anomalia. Il matrimonio garantiva, inoltre, una legittimazione sociale e una protezione. Come ha messo in evidenza la storica Sylvie Joye, era il matrimonio a costituire l’avvenimento fondamentale nella vita delle donne ed era spesso l’unico dettaglio che si conosceva sulla loro vita. Di conseguenza delle fanciulle che non si sposavano non si sapeva molto.

A cura dei Volontari del Servizio Civile Nazionale 2018 – Progetto “Staglieno, Museo che racconta Genova
 

Numero: 
8
Settore: 
Settore B - Porticato semicircolare storico
Tipo: 
sculpture
Data: 
2019
Scultore: 
Itinerario tematico: 
I cento volti di una donna

 

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