La posa in cui è immortalato l’uomo di scienze mediche Domenico Tagliaferro segue ancora modelli neoclassici, tuttavia la resa dei dettagli fisiognomici, ma soprattutto dell’abbigliamento, risponde pienamente ai canoni del realismo borghese. Il medico è raffigurato con gli strumenti della professione: il libro e la veste. La lapide commemorativa,
posta dal fratello, celebra quelle virtù che la società del tempo riconosceva come valori condivisi: “Esempio di carità verso gli indigenti, di cortesia, di bontà, di modestia”. Il serpente è un animale riproposto spesso a Staglieno in diverse varianti. A volte lo si coglie intento nell’atto di specchiarsi. Questo atteggiamento, innaturale per un serpente comune, è un rimando ad una frase del Vangelo secondo Matteo (10, 16) che recita: “Ecco che io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Siate adunque prudenti come i serpenti, e semplici come le colombe.” Il serpente specchiandosi infatti si guarda le spalle, con prudenza. Altre volte il serpente assume la forma di un cerchio. Questa iconografia particolare è nota come ouroboros. Il nome deriva dal greco οὐροβόρος/οὐρηβόρος [ὄφις] (ourobóros/ourēbóros [óphis]) che significa ‘[serpente] che si morde la coda’. Questa forma del serpente che morde o inghiotte la propria coda risale alla letteratura magica egizia di età ellenistica e la sua realizzazione è legata l tema dell’eternità e del cosmo. L’immagine, che successivamente prese la forma anche di un drago, o di due serpenti, o di un drago e di un serpente che congiungono la bocca alla coda, è anche usata per rappresentare l’avvicendarsi della vita e della morte e, in alchimia, il ripetersi del ciclo che raffina le sostanze attraverso il riscaldamento, l’evaporazione, il raffreddamento e la condensazione. Quando la figura del serpente è associata ad un bastone il significato cambia. Se i serpenti sono due e attorcigliati intorno allo stesso bastone richiamano al caduceo, lo scettro di Mercurio, dio messaggero, del commercio, ma anche della pace. Secondo la mitologia classica infatti due serpenti stavano lottando tra di loro e il dio per separarli scagliò un bastone e questi vi si attorcigliarono intorno. In questo caso vi è nel basamento, in duplice copia, un solo serpente attorcigliato intorno ad un bastone. Questo è il simbolo di Asclepio, o Esculapio, dio della medicina, e ciò lo rende un simbolo
professionale perché esplicativo del mestiere del defunto.
A cura dei Volontari del Servizio Civile Nazionale 2018 – Progetto “Staglieno, Museo che racconta Genova: vita, storia, rispetto delle differenze e dei diritti”.